Tile after tile
Abstract
Product design: come abbiamo disegnato l'app utilizzando la nostra metodologia di progetto, dal workshop allo user test, al design system.What we learned
Differenti settori necessitano di differenti sistemi di versioning: il grande successo di strumenti come GitHub o GitLab non deve farci credere che le loro dinamiche siano applicabili a tutte le situazioni. L'industria della produzione musicale ha infatti delle proprie dinamiche e dei propri "workflow", che per progettare in modo efficace, abbiamo dovuto comprendere e mappare.Client
Nuwa TechnologiesYear
2019Tile è un’applicazione che fa parte dell’ecosistema Lindale, un progetto che si propone di rivoluzionare tecnologicamente i mondo della produzione musicale.
L’app vuole rendere accessibile la logica dei version control collaborativi anche a chi si occupa di produzione musicale e si propone di semplificare la gestione dei progetti, che per loro natura hanno molteplici stakeholders, numerose fasi e processi di lavorazione particolarmente stratificati.
L’albero di progetto
Il processo di creazione di una traccia musicale è un percorso lungo, con le sue particolarità. La forza di Tile è quella di crea una timeline visiva dell’evoluzione del progetto rispettando i modelli mentali tipici del settore. Man mano che il progetto avanza, l’applicazione crea un albero di progetto per ogni utente, il tutto sotto la direzione del Producer, che può monitorarne e guidarne lo sviluppo.
Le Tile
Le Tile sono i mattoncini che formano l’albero di progetto. Sono il cuore del sistema, ognuna d loro rappresenta un singolo backup della cartella di progetto.
User flows e Features
Il concept dell’applicazione è stata disegnata seguendo un flusso utente fondante, ricavato dal Workshop di inception iniziale che abbiamo svolto insieme ai founder della startup. Nelle fasi successive abbiamo però allargato lo scope di progetto, tramite un’attività continua di ricerca, condotta sia con delle desk research che con delle interviste a professionisti del settore. Le features emerse sono state raccolte e priorizzate in una board condivisa che ha permesso a tutti, dal P.O agli sviluppatori, di avere una buona visibilità sul progetto.
Raccolta feedbacks
Alcune delle features effettivamente incluse nel design finale non sono in realtà state ipotizzate fino allo User Test, che abbiamo svolto con 5 utenti profilati, su un prototipo InVision. Durante il test abbiamo usato il software LookBack, che ci ha permesso di filmare e registrare ogni parte del test. I feedback raccolti, come sempre, sono stati determinanti per correggere i problemi di usabilità in corso d’opera.
PS: La maschera l’abbiamo aggiunta noi, per tutelare la privacy
L’approccio Agile
Le attività di sviluppo di questa prima versione dell’app sono iniziate solamente a monte del nostro lavoro di Design, a causa di particolari necessità del cliente. Non abbiamo quindi potuto svolgere il progetto all’interno di una vera metodologia Agile, ma abbiamo voluto comunque applicarne i principi. Ogni settimana abbiamo infatti organizzato un meeting con tutto il team, compresi gli sviluppatori che vi avrebbero lavorato, per condividere gli avanzamenti, spiegarne le motivazioni ed effettuare le necessarie verifiche tecniche di fattibilità.
In questo modo abbiamo potuto disegnare un’applicazione che, ancor prima di essere sviluppata, era già stata testata sia dal punto di vista dell’usabilità che della fattibilità tecnologica. L’output finale, oltre alle schermate degli User Flow, è stato un design system a componenti, dove ogni componente dell’interfaccia è stato documentato nelle sue meccaniche, nei sui stati e nel suo comportamento responsive.
Parallelamente al design del prodotto digitale ci siamo occupati anche del brand di Lindale, che puoi vedere nel caso studio Growing Sound .